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La descrizione che ne fanno gli amici di Lorenzo de Medici è quella di un uomo affascinante ma non bello, ovviamente stiamo parlando dei canoni estetici dell’epoca, oggigiorno troviamo belli Humphrey Bogart e Benicio del Toro, per esempio, o meglio ci piacciono nonostante i loro volti non siano armoniosi. Contestualizziamo sempre quello che ci riportano le cronache dell’epoca, parliamo di un secolo dove trovavano bello in una donna una fronte spaziosa ed è per questo che le madonne alla moda si strappavano i capelli all’attaccatura frontale.

Ma torniamo a Lorenzo, partiamo dalla descrizione di Niccolò Valori legato alla famiglia Medici che di Lorenzo scrisse una biografia

Altezza superiore alla media, largo di spalle il corpo così robusto e agile da non esser mai secondo a nessuno

Perciò qui abbiamo un atleta, in effetti Lorenzo amava lo sport e amava soprattutto stare all’aria aperta, nella natura con la natura.

Ma il viso? Sempre il Valori disse che “la natura fu matrigna”, viso sgraziato, carnagione olivastra, miopia e totale mancanza d’olfatto.

Ma vogliamo provare a dargli una immagine che non sia un parere?

Ci sono numerosi ritratti del Magnifico ma la maggior parte sono postumi come quelli commissionati al Vasari per i membri prestigiosi della famiglia Medici nei primi 20 anni del 500 e quelli successivi. Di contemporaneo al nostro Lorenzo c’è ben poco; partiamo dall’ultimo che non è un ritratto ma la maschera funeraria, un calco che ora si trova nel museo degli Argenti a Palazzo Pitti. È il viso di un uomo sofferente alla fine del suo cammino (difficile non commuoversi credetemi) si nota la barba non fatta, le rughe,una cicatrice, gli occhi e la bocca grandi ed un naso importante, da boxeur, ma si nota anche una certa pace che alla fine sembra aver toccato la sua anima; a seconda del punto da dove la si guarda si può notare un piccolo sorriso.

Museo degli Argenti Palazzo Pitti- Maschera Funeraria
di Lorenzo il Magnifico 1492

Altro ritratto contemporaneo di Lorenzo lo possiamo trovare nell’affresco della Cappella Sassetti nella Chiesa della Santissima Trinità di Firenze, qui vediamo un padre che presenta i propri figli, capelli neri mossi, non più un viso scavato ma tutta la prestanza di un uomo che spicca su tutti per presenza e dignità.

Cappella Sassetti affresco di Domenico il Ghirlandaio

Volete avere un altro esempio in 3d del viso del Magnifico? Dovete volare oltre oceano al National Gallery of Art di Washington ed è un busto policromo del Verrocchio o comunque della sua scuola fatto da uno studio dello stesso e databile al 1480 perciò attendibile anche questo.

Verrocchio 1480- © Jorge

E poi c’è quello che trovate in questo sito come logo, del suo amico Botticelli, si tratta del dipinto Adorazione dei Magi conservato agli Uffizi il ritratto di un Lorenzo, giovane uomo, sempre con il suo viso corrucciato, la sua mascella che fa pronunciare ancor di più le labbra, gli occhi intenti a guardare in basso (chissà di che colore erano), sempre qualche pensiero, sfuggente anche per gli amici. Qui trovate tutta la famiglia Medici compreso quello Zio Giovanni morto quando Lorenzino aveva 14 anni e di cui sostengo una somiglianza impressionante, non solo per il mecenatismo che li accumunava ma una straordinaria, nel senso di poco ordinaria, mascella, labbra e naso che se fosse un gioco a premi diresti che sono padre e figlio (ho lanciato il sasso).

Particolare del dipinto L’Adorazione dei Magi dove si vede Giovanni de Medici (lo zio) in bianco e Lorenzo de Medici in rosso e nero

Non bello lo sottolinea anche Macchiavelli che a quanto pare ad un amico per descrivere una donna brutta disse che somigliava a Lorenzo de Medici, immagino lo disse quando oramai il Maestro era già passato a miglior vita.

Di una cosa però c’è certezza il fascino non gli mancava, eleganza, portamento, intelligenza, qualità da tutti riconosciute come anche i suoi difetti; comunque rimane un “genio, miliardario, playboy, filantropo” … chi vi ricorda?

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