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Ammetto che ho un debole per lo stile di questo libro, di fatto è una cronaca della vita di Lorenzo de Medici non è una semplice biografia. In quella ideale lista che vorrei fare per agevolare il lettore di questo sito all’approccio sulla vita del Magnifico non saprei collocare questo testo. È talmente particolare che risulta il mio preferito, difficilmente troverò nei prossimi libri che leggerò la stessa accurata e divertente scrittura. Qualsiasi fatto racconti Giulio Busi sembra accaduto ieri, o per aver partecipato ai fatti o quanto meno per averne sentita diretta testimonianza. Come ho già scritto, i pochi biografi italiani ad essersi cimentati nel ritratto di L.d.M. tentano sempre la strada della critica anche aspra, arcigna, gli oligarchi non sono mai piaciuti. Nei capitoli della biografia scritta da Giulio Busi troverete invece empatia per una figura imperfetta, piena di quelle spigolature ben rappresentate dalla fisionomia di Lorenzo de Medici, imperfetto sì ma Magnifico appunto come scritto nel titolo. Busi sa che Lorenzo è ben calato nell’interpretazione del ruolo cucito dalla sua famiglia, dal padre Piero e dalla madre Lucrezia ma anche dalla figura maestosa del nonno Cosimo. E come fa un uomo che sin da bambino ha ricevuto l’onere del potere e della responsabilità a reggere tale pressione se non arricchendo la propria vita di scappatelle fatte di versi, arte, amici e donne. Difficile non trovare in qualche passaggio nei capitoli del libro una vena ironica nel raccontare gli aneddoti, nell’esplorare gli animi della fauna umana che circonda L.d.M. Chiunque tocchi la vita del Magnifico non ne può rimanerne indifferente e nel raccontarla fermarsi al solo sterile elenco di avvenimenti, la bravura di Busi è che sa rendere omaggio a questa vita rendendola non lontana nel tempo con lo stile moderno della cronaca; pertanto la scrittura e la scelta degli episodi da raccontare rende questa biografia la mia preferita.

Per esempio, scrivendo degli ultimi avvenimenti della vita di Lorenzo de Medici Giulio Busi racconta

 

A due mesi dalla fine si diverte a far dispetti la scena ce la racconta, in una lettera del 29 gennaio 1492 Antonio Dovizi, che si imbarazza per il suo principale, ma non sa come tacere. In palio ci sono quattro torte fermate alla gabella…

Si parla in chiesa di codeste torte per cui va pagato il dazio, e Lorenzo che orecchia capisce al volo l’affare…

Volete sapere che fine hanno fatto queste torte (e come mai potrebbe essere andata a finire), per chi erano e perché era così avido Lorenzo di averle? Leggete questo libro per saperlo e amatelo come l’ho amato io. Questo è il mio aneddoto preferito, avrete l’impressione di stare li in chiesa insieme ai protagonisti, vi godrete lo spettacolo degli ultimi attimi di vitalità di Lorenzo de Medici- Una vita da Magnifico

Comprare: Rilegato € 25,00 Tascabile €15,50

Ristampa: nessuna info

Biblioteca: Si

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